Celiachia: come riconoscerla e quali alimenti evitare

Negli ultimi anni la medicina ha assistito ad un vero e proprio boom di una patologia che, quasi improvvisamente, ha colpito milioni di pazienti in tutto il mondo. Sempre più spesso infatti si sente parlare di celiachia, una malattia genetica che colpisce l’apparato digerente.

Dietro quella che sembra una vera e propria epidemia, ci sono in realtà maggiore consapevolezza e attenzione verso una patologia che in passato veniva spesso ignorata.

Se hai il dubbio di essere affetto da celiachia, in questo articolo troverai consigli e indicazioni utili per riconoscere i sintomi e trattare la malattia.

Celiachia: cos’è e come la riconosco

La celiachia è un’infiammazione cronica dell’intestino tenue causata, nei soggetti predisposti, dall’ingerimento di alimenti contenenti glutine, come ad esempio le farine di grano, orzo, segale ed altri cereali.

In pratica è un’intolleranza alimentare permanente: nei pazienti affetti da celiachia, i villi intestinali sono scomparsi e la mucosa è danneggiata, situazione che altera l’assorbimento dei nutrienti, delle vitamine e dei minerali contenuti nei cibi.

I sintomi solitamente si manifestano attraverso dolori addominali, gonfiore, diarrea, depressione, perdita di peso e stanchezza cronica. Il più delle volte sono accompagnati da anemia, causata dal mancato assorbimento del ferro e di altre vitamine.

È importante ricordare che questi sintomi non sono ricollegabili esclusivamente alla celiachia: gonfiore, dolore addominale e diarrea, sono i soliti sintomi che compaiono nelle persone affette da aerofagia, colite, reflusso gastro-esofageo o da virus intestinale.

Per avere una diagnosi certa è necessario svolgere uno specifico esame del sangue, attraverso il quale si identificano particolari anticorpi e autoanticorpi che permettono di distinguerla da malattie con sintomi simili, come il morbo di Crohn o la sindrome da colon irritabile.

Terapia: quali alimenti evitare

La celiachia non può essere curata definitivamente ma solo tenuta sotto controllo. Tutto è legato a ciò che si ingerisce, per cui una dieta aglutinata, cioè completamente priva di glutine, è al momento l’unica cura disponibile per questa patologia.

Il glutine è presente in quasi tutti i cereali e nei preparati a base di farine, come la pasta, il pane e la pizza. Se hai scoperto di essere celiaco devi evitare tutti i prodotti con grano duro o frumento, crusca di grano e e cous cous compresi, l’orzo, la segale, il grano saraceno, il triticale, il kamut, il farro.

Quando compri alimenti confezionati, controlla sempre l’etichetta degli ingredienti. Quelle che presentano la scritta “può contenere tracce di glutine”, perchè lavorati all’interno dello stesso stabilimento in cui vengono confezionati anche altri prodotti e contenere quantità di glutine anche se di base l’alimento in questione non ne contiene, per te sono ovviamente off-limits.

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Data la grande diffusione della patologia nella popolazione, i cibi senza glutine sono oramai disponibili in tutte le principali catene di supermercati, oltre che nelle farmacie e parafarmacie.

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